geomatica.it
Il portale degli strumenti di misura per l'edilizia e la topografia
disto.it
termocamere.com
teorematopcenter.com
Benvenuto! Accedi | Registrati
Home     PRODOTTI     SERVIZI      CHI SIAMO     CONTATTI     Lavora Con noi  
 

La Misura delle distanze - 2

Breve storia degli strumenti per la misura topgrafica

di Luigi Colombo: Istituto di Topografia, Fotogrammetria e Geofisica, Politecnico di Milano
Attilio Selvini: Istituto di Geodesia, Topografia e Geofisica Mineraria, Università di Bologna.

La misura delle distanze - 2

Sviluppo della misura indiretta

Con Leonardo Da Vinci (1452-1529) ricompaiono gli odometri e i contapassi per uomo e cavallo. Dal XVI secolo in poi, apparecchi autoregistratori si diffondo soprattutto in Europa Centrale, a scopo cartografico. I primi rilevamenti infatti furono eseguiti misurando le distanze con gli odometri, le direzioni con la bussola.
Rodolfo II concede nel 1583 un privilegio di dieci anni a Christopher Schissler per il rilevamento e la cartografia dell'intero paese; così viene fatto anche il rilievo della Sassonia (1712-1731).
La misura diretta è lunga, costosa, richiede si percorra con un campione il tratto da misurare; la misura indiretta è più complessa, almeno concettualmente: sconosciuta nell'antichità classica, appare come primo barlume negli scritti del monaco Gerberto di Aurillac (circa 930-1003), poi Papa Silvestro II.
Nella sua geometria tratta fra l'altro del modo di misurare le altezze, le lunghezze, le larghezze e le profondità usando l'astrolabio, lo specchio, l'asta pitagorica. In verità, metodi che si possono ritenere indiretti erano stati applicati anche nell'età classica, con la cosiddetta asta di mira e con l'asta d'ombra.
Con riferimento alle figg. 15, 16, 17 si può vedere come queste fossero regoli di legno e le misure basate sulla similitudine di triangoli.
Figura 15 - Asta di misura Figura 16 - Asta d'ombra Figura 17 - Misure con l'asta d'ombra

L'asta d'ombra non è altro che il già citato gnomone.
Dalle aste semplici si passò all'insieme di due aste collegate ad angolo retto; fra queste va citato, come distanziometro indiretto il baculo o giacobea o bastone di Giacobbe.
Ne parla il Bartoli ("Del modo di misurare le distanze: le superfici, i corpi, le piante, le province, le prospettive e tutte le altre cose terrene", Venezia 1564), già citato in precedenza.
L'uso del baculo è illustrato in centinaia di figure su trattati italiani e stranieri dei secoli XVI e XVII (figg. 18 e 19).


Figura 18 - Misura di distanze col bastone di Giacobbe o baculo

Figura 19 - Misura di altezza col baculo


 
TAG:
 
© 2021 Teorema S.r.l. - P.I./C.F. 08379270153 - REA MI 1224723 - cap.soc. 100.000 € i.v. - Milano   -   Condizioni di vendita - Trattamento dei dati
Powered by Tecsia
Informativa
X
Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza sul sito, ci permettono di garantire il corretto funzionamento e la sicurezza.

I cookie tecnici consentono il corretto funzionamento del sito, come la scelta della lingua e le impostazioni di visualizzazione ed il controllo dei flussi di visitatori nel sito (in forma anonima).
Il sito può anche utilizzare cookie di terze parti, come quelli dei social, per consentire funzionalità avanzate.

Se vuoi saperne di più puoi accedere alla "Cookie Policy".
Solo tecnici
Accetto
X
Loading ...